Nola, era una femmina di rinoceronte bianco del nord in via di estinzione, è morta dopo che le è stata effettuata un'eutanasia, in seguito ad alcuni problemi riscontrati in un'operazione a cui era stata sottoposta dieci giorni fa per un'infezione.
In un comunicato lo zoo ha espresso tutto il suo dispiacere prendendo una decisione difficile. Nello zoo di San Diego, Nola viveva dal 1989. Nello stato selvaggio il rinocertone bianco si è già estinto perchè vittima del branconaggio.
I bracconieri uccidono questi esemplari rari di rinocertonte soltanto per rubarli i corni per poi venderli a prezzi esorbitanti nel mercato nero. In Kenia sono rimasti gli ultimi tre esemplari di rinoceronti bianchi, due femmine e un maschio. Questi esemplari sono molto anziani e l'ultimo maschio in grado di riprodursi è morto lo scorso anno.
Rinoceronte bianco del nord |
Anche se il tasso di successi è molto basso a causa dei problemi insiti nel ricorso a madri surrogate e di una scarsa conoscenza della fisiologia delle specie interessate. In futuro alcuni ricercatori sostengono che questa tecnica potrà aiutare la specie che minaccia di abbandonare il nostro pianeta.
MI dispiace per questo povero animale, ma il dispiacere è ancora maggiore perché sappiamo che la natura non sostituirà l'esemplare morto. Certo che è incredibile come i bracconieri non si siano resi conto del danno...
RispondiEliminaEcco un'altra specie molto vicina all'estinzione. È un'ulteriore mazzata alla biodiversità globale con la conseguenza che l'ecosistema in cui il rinoceronte viveva è meno stabile e rischia più facilmente il collasso.
RispondiEliminaE' proprio una grande perdita. Stiamo distruggendo il mondo su cui siamo ospiti
RispondiEliminamolto interessante, ho imparato tante cose che non conoscevo
RispondiEliminaLa natura da sempre affascina l'uomo, spesso però è costretto a ricorrere a misure drastiche per evitare la scomparsa di alcune specie animali. Quello della cattività è solo un modo "tampone" per rallentare la fine di queste splendide creature. Secondo me si dovrebbe intervenire massicciamente in natura, in primis ampliando riserve e parchi naturalistici, poi, agendo sulle cause. Non basta rinchiudere un animale (a rischio estinzione), in una misera gabbia!
RispondiElimina